Voto in Usa: la mezza vittoria di Joe Biden

Voto in Usa: la mezza vittoria di Joe Biden

Barack Obama, alle elezioni di mezzo mandato, era riuscito a perdere 68 seggi alla Camera dei Rappresentanti e 6 al Senato. Prima di lui Bill Clinton non aveva fatto molto meglio. È quindi curioso che sia proprio Joe Biden a stampare un punteggio tutto sommato positivo in una tornata elettorale che era invece costata molto cara ai due presidenti democratici che prima di lui, e in modo assai più brillante, hanno abitato la Casa Bianca. Al momento in cui scriviamo, il Senato risulta in pareggio e la Camera dei Rappresentanti dovrebbe consegnare ai repubblicani una maggioranza chiara ma meno ampia di quella che tutti pronosticavano. I giochi non sono finiti, restano da assegnare i seggi senatoriali di Arizona, Nevada e Georgia, ed è possibile che diventi decisiva la Georgia, che andrà al ballottaggio in dicembre perché nessuno dei candidati ha superato la soglia del 50% dei voti. Ma una conclusione è inevitabile: la gran parte degli osservatori si aspettava una travolgente marea repubblicana che, invece, non si è materializzata.

Ora partirà l’analisi delle cause e delle ragioni. Di certo, ha pesato l’ottima performance del mercato del lavoro Usa: 261 mila nuovi posti di lavoro non agricoli in ottobre (gli analisti più ottimisti ne prevedevano 200 mila), altri 263 mila in settembre. Il viatico migliore per ridare soddisfazione e speranza alle famiglie.

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