Ascensore rotto, una speranza per Sindy: due settimane per riparare l’impianto

Il caso Via Di Vittorio, squadra di tecnici al lavoro dopo le (nuove) proteste dei residenti. Tra loro anche i genitori della studentessa disabile che non può più frequentare la scuola

Como

Al lavoro per sostituire l’ascensore, ci vorranno una o due settimane.

Ieri mattina è arrivata una squadra di tecnici in via Di Vittorio, nel condominio Aler al civico numero 13, dove anziani con problemi di mobilità e una ragazzina disabile faticano da mesi ad uscire di casa dovendo salire e scendere molti piani di scale. Purtroppo l’ascensore è fuori uso da prima di Natale.

Leggi anche

La ditta che segue le manutenzioni per conto dell’agenzia regionale per l’edilizia residenziale - dopo le proteste degli inquilini che ieri, sul giornale, invocavano un intervento rapido - ha inviato in città una squadra di operai con tutti i pezzi di ricambio necessari per sistemare l’impianto. Pur non potendo fare previsioni precise, i tecnici hanno ipotizzato che siano necessarie una o due settimane di lavoro. Non è una questione immediata, spiegano, occorre rifare le porte su tutti e cinque i piani, sostituire l’impianto elettrico e le pulsantiere.

I pezzi di ricambio

Le prime segnalazioni fatte dagli inquilini risalgono al 21 dicembre, sei mesi fa l’Aler aveva riferito che occorreva trovare dei pezzi di ricambio difficili da reperire sul mercato. Poi a marzo, dopo un primo articolo sul nostro giornale, gli uffici hanno di nuovo spiegato che invece era necessario cambiare tutto l’impianto, entro e non oltre maggio. Adesso, finalmente, l’attesa riparazione.

E del resto ha molto colpito la storia di Sindy, ragazzina di 19 anni con una disabilità motoria, per lei cinque piani di scale rappresentano un ostacolo quasi insormontabile. Per andare a scuola al mattino il papà, di origini nigeriane, se la carica ogni giorno sulle spalle. Ma al ritorno, pur con l’aiuto della mamma, cento gradini sono davvero troppi, dunque a volte Sindy ha rinunciato ad andare a lezione. E poi nel condominio ci sono anziani di 80 anni, che non possono salire in casa con le borse della spesa. Oppure la signora Anna: anche lei fatica a fare le scale, le manca il respiro. Per questo esce sul pianerottolo con una sedia in braccio e dopo ogni rampa si ferma e si siede a riprendere fiato. Ecco perché la riparazione dell’ascensore in via Di Vittorio era tanto attesa.

L’altro impianto

Le telefonate al servizio di manutenzione Aler durante gli ultimi mesi non si contano. Nessuna dichiarazione ieri dall’Agenzia. In compenso si sono fatti avanti altri cittadini che abitano nelle case popolari per segnalare ulteriori disservizi. Per esempio, sempre in via Di Vittorio al civico 19 c’è un ascensore che non funziona da due anni e mezzo. «Qui l’ascensore si è rotto nella primavera del 2023 – racconta Germano Bianchi, un residente –. Prima hanno detto che dovevano ripararlo, poi ci hanno detto che dovevano sostituirlo, ma alla fine comunque non hanno fatto niente e non si è visto più nessuno». Questi residenti, nessuno con gravi problemi di mobilità, per la verità possono comunque accedere dal loro piano alle altre vicine scalinate dove gli ascensori ancora funzionano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA