Case Aler in via Castelli: si cerca un costruttore per l’emergenza alloggi

Caro affitti L’assessore Regionale Paolo Franco in città: «Dopo la bonifica vogliamo costruire in modo congruo». Attesa per il bando per alloggi a canone calmierato

Como

Nuove case in via Castellini, dopo la bonifica la Regione cerca un costruttore, la priorità è dare una abitazione ai lavoratori. Ieri mattina l’assessore regionale alla Casa Paolo Franco ha effettuato un sopralluogo a Como per avere contezza dello stato dell’arte degli appartamenti di via Cecilio, da destinare alle forze dell’ordine e del futuro dell’area bonificata sulle ceneri dell’ex tintoria Lombarda.

Bonifica e cantiere

«Dopo tanti anni di degrado, dopo una operazione forse non molto lungimirante che ha visto l’acquisizione di un sito inquinato, abbiamo fatto il primo importante passo – così ha detto Franco – non era il nostro lavoro, ma abbiamo bonificato e liberato l’area. Entro l’estate contiamo di avere in mano una perizia, per stabilire il valore dell’area, calcolando anche le opere di cui ci siamo già fatti carico. Quindi entro dodici mesi vogliamo trovare un operatore, in accordo con i piani del Comune, per costruire un volume di abitazioni congruo senza eccedere con il cemento, a basso impatto». In teoria massimo 37mila metri quadrati edificabili. Si procederà con un’asta pubblica per la cessione del terreno a possibili interessati costruttori. Le abitazioni non saranno quindi nelle dirette disponibilità dell’edilizia residenziale. «Dopo la bonifica lo sforzo economico per noi sarebbe eccessivo – così ancora Franco – non abbiamo risorse infinite, ma contiamo di trovare la giusta realtà che portare avanti l’intervento, Como è una città ambita».

A proposito di Aler da mesi deve pubblicare un bando per offrire alloggi a canone calmierato dedicato in particolare agli infermieri degli ospedali pubblici e agli autisti di Asf. «L’abbiamo appena fatto in via Cecilio con la Prefettura per le forze dell’ordine – ribatte Franco – sono 36 alloggi di cui la metà per polizia e arma che erano fermi da 17 anni. L’input non deve arrivare da noi, ma dalle realtà interessate. Siamo in una fase di interlocuzione con gli enti sanitari e con le aziende del trasporto locale per capire i reali fabbisogni. La priorità per noi è dare case a prezzi accessibili ai lavoratori, a chi fa funzionare il sistema. Agli indigenti devono pensare principalmente i Comuni, Aler nasce per i lavoratori. Abbiamo una quota troppo alta di meno abbienti, un 70%, anche un 80% con elevate percentuali di morosità».

I bandi Aler

Regione intende spostare abitazioni pubbliche dai bandi Aler dedicati ai bisognosi secondo reddito e necessità a fasce di lavoratori impegnati nei settori pubblici.

Presenti ieri al sopralluogo oltre ai vertici dell’Aler anche un gruppo di residenti che da anni chiedevano la sistemazione dell’area di via Castellini, spesso mal frequentata, gli abitanti del quartiere hanno anche domandato spazi verdi. Sul posto anche il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo e la consigliera di Fratelli d’Italia Anna Dotti. «Il sopralluogo dell’assessore Franco certifica il suo impegno e l’attenzione al tema delle case popolari – ha commentato Dotti – importante l’avanzamento dei lavori alle abitazioni di via Cecilio e la bonifica dell’area di via Castellini». Ieri Franco a Rebbio ha anche incontrato don Giusto Della Valle, da tempo impegnato sul tema case.

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