
Cronaca / Como città
Lunedì 23 Giugno 2025
I piccioni sono ancora a Villa Olmo: la poiana non è servita, si passa al laser
Un problema curioso Il rapace portato più volte per spaventarli e convincerli a “cambiare casa” - Obiettivo fallito, ora l’idea è un puntatore che dev’essere però attivato da una persona sul posto
I piccioni a Villa Olmo si trovano talmente bene che, per ora, non sembrano avere alcuna intenzione di lasciare la loro “umile” abitazione. Nelle scorse settimane – la prima uscita era stata attorno alla metà di aprile – l’impresa che sta eseguendo i lavori di restauro aveva concordato con il Comune di fare un tentativo utilizzando un falconiere. A Villa Olmo, per cinque volte a distanze regolari, è così stata portato un esemplare di poiana di Harris con il suo falconiere con l’obiettivo di spaventare i numerosi piccioni che si sono appropriati del sottotetto della residenza di lusso (alcuni ci sono pure nati, anche recentemente) per fare in modo che se ne vadano cercando luoghi alternativi dove stabilirsi. Le disinfestazioni che erano state eseguire nei mesi precedenti non avevano dato esito e così è stata giocata la carta del falco, tecnica utilizzata abitualmente in alcune zone del lago compresi alcuni grandi alberghi.
Il risultato non è stato però quello sperato e “il falco di Harris” nella villa settecentesca ha fallito. «Il falconiere – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni sulla base di quanto gli hanno riportato gli uffici – è andato diverse volte a Villa Olmo, ma è emerso che la colonia di piccioni presente è talmente radicata che l’intervento non riesce ad essere risolutivo». Il problema, però, va risolto anche perché i ponteggi andranno tolti e si vuole evitare di danneggiare il restauro proprio a causa dei volatili.
L’alternativa
«Ora gli uffici stanno analizzando un sistema laser – prosegue -. Il primo prevede l’utilizzo di un puntatore manuale, completamente innocuo per gli animali, in grado di farli allontanare, ma è necessario che sia presente una persona. Questo verrà probabilmente testato ora che ci sono operai sul posto. La seconda opzione, sempre con il laser, che è inattuabile per via delle autorizzazioni necessarie da parte della Soprintendenza che non concederebbe, è la cosiddetta “cupola laser” che prevede la posa di quattro antenne che generano luci laser che infastidiscono i piccioni». Scartata l’opzione dei caratteristici spuntoni metallici (se non in qualche zona nascosta) perché costosi, anti estetici e non compatibili con Villa Olmo, resta quella del “filo” di rame con micro impulsi elettrici in grado di allontanare i piccioni. «Si tratta – conclude l’assessore – dello stesso sistema utilizzato a Palazzo Natta e al Broletto e ora gli uffici stanno facendo tutte le valutazioni in modo da poter arrivare a breve a una decisione».
I pennuti non mollano
Un fatto è certo e, cioè, che i piccioni di Villa Olmo sono stati più intelligenti e coraggiosi o, semplicemente, più smemorati del previsto. Il sistema del falconiere si basa infatti sull’associare la presenza di animali per loro pericolosi come i falchi a un determinato posto (nel caso specifico a Villa Olmo) scoraggiandoli a ritornare forti della memoria molto sviluppata dei piccioni. Inutile pensare a falconieri e falchi finti poiché i test già effettuati da altre parti hanno dimostrato che i volatili riescono a smascherare la presa in giro. Evidentemente l’attaccamento alla loro casa e la bellezza di villa e panorama hanno portato i pennuti a resistere di fronte a tutti gli avvisi di sfratto. Compreso quello del falco.
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