Foscolo, due milioni per cinque aule: «Si ricavano coprendo il terrazzo»

Scuola Il piano del Comune per rendere il plesso più capiente in vista dello stop alla “Corridoni”. Legnani (Pd): «Dicevate che aveva spazi a sufficienza». Il sindaco: «Meno istituti, più in ordine»

La terrazza al terzo piano della scuola Foscolo di via Borgovico verrà coperta e trasformata in cinque nuove aule, destinate a ospitare dall’anno prossimo gli studenti dalla primaria Corridoni. Il progetto dell’amministrazione è emerso sia dalla seduta del consiglio comunale di lunedì che da un sopralluogo effettuato dai consiglieri con il dirigente Luca Noseda.

Progetto ancora da scrivere

Sebbene non esista ancora un progetto vero e proprio - come ha ricordato il sindaco Alessandro Rapinese rispondendo alle domande delle opposizioni - un’idea per il futuro della Foscolo l’amministrazione sembra già averla. Tanto che la speranza del dirigente è quella di concludere i lavori prima di settembre 2026, data entro la quale, salvo rallentamenti imposti dal Tar a cui si vogliono rivolgere famiglie della Corridoni, la scuola elementare di via Sinigaglia dovrà chiudere in via definitiva. A Palazzo Cernezzi si ipotizza che i lavori potranno essere svolti anche senza interrompere le lezioni alla Foscolo.

La terrazza in questione, ha raccontato il consigliere del Pd Stefano Legnani, che stando ai racconti della dirigente, Grazia Miccolis, viene attualmente utilizzata dagli studenti durante la ricreazione, è dotata di parapetti rialzati (un intervento recente effettuato dall’amministrazione Rapinese per garantire la sicurezza dei ragazzi) e di un “pavimento galleggiante”, ovvero non fissato ma appoggiato su uno strato isolante.

inserito nel bilancio

Diverse le richieste di chiarimento sul piano per la Foscolo avanzate in aula dalle opposizioni. A partire dalla tempistica dei lavori, ma anche sulla necessità di intervenire sulle aule del terzo piano attualmente affacciate sul terrazzo che, con la costruzione delle nuove cinque aule, rimarrebbero cieche e sugli spazi necessari per gli studenti della Corridoni (sono 11 in totale le classi da spostare). Su questi dettagli però il sindaco non si è espresso. «Come mai si è deciso di stanziare due milioni su questa scuola quando un mese e mezzo fa è stata approvata una delibera sulla riorganizzazione delle scuole cittadine e si era deciso di chiudere la Corridoni sostenendo che almeno quattro classi sarebbero finite alla Foscolo che di spazi a sufficienza ne aveva?» ha chiesto Legnani.

Rapinese ha replicato spiegando che l’intenzione della giunta è da sempre quella di chiudere scuole per averne meno in città «ma più in ordine». Ha anche spiegato che oltre ai soldi già spesi per la Foscolo, 1 milione e 750mila euro, ne sono stati stanziati, oltre ai due milioni di cui si è discusso, altri 100mila «per rifare il tempietto all’interno del parco, che diventerà anche una meta turistica». «Così la Foscolo diventerà una delle scuole che saranno la spina dorsale della Como del futuro. Ha un ascensore da casinò, è tutta in ordine, ci sono fotocellule e contenimento energetico».

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