I detriti nel Lario
«Entro il weekend
emergenza finita»

Como: già recuperate mille tonnellate di rifiuti. Per ultimare la pulizia ci saranno anche 50 volontari

Se non succedono imprevisti, entro la fine della settimana l’emergenza potrà dirsi superata. Procedono i lavori di smaltimento dei detriti portati a valle dal vento e dalle piene degli scorsi giorni: ieri, erano in azione cinque pontoni con altrettanti piccoli escavatori e il battello spazzino. Secondo le stime dell’Autorità di bacino, che gestisce la pulizia in collaborazione con la Provincia e il Comune, da venerdì sono state smaltite circa un migliaio di tonnellate. Ne dovrebbero mancare ancora 2mila.

Ancora duemila tonnellate

Siamo a un terzo del percorso: «Abbiamo attivato tutte le ditte private che dispongono di pontoni galleggianti operanti sul lago - spiega il direttore Franco Binaghi – e stanno operando praticamente tutte. Se non si verificano ulteriori problemi, potremmo dire che, entro la fine di questa settimana, l’emergenza è alle spalle. Non significa che la pulizia sarà finita, ma almeno il grosso sarà stato tolto».

Oltre alle piogge previste, un fattore da tenere in considerazione sarà il vento, in grado di spostare e frammentare la massa di rami, le foglie, i tronchi e gli arbusti. Al momento, i mezzi sono al lavoro all’hangar, di fronte a piazza Cavour e a Sant’Agostino, sia sull’acqua sia da terra. «C’è un’ottima collaborazione fra i vari soggetti – continua Binaghi – il Comune ci aiuta nell’asportazione e la provincia ci supporta da un punto di vista finanziario». Per quanto riguarda lo smaltimento, la grandissima parte è di origine naturale, quindi si può conferire agli impianti di compostaggio, così da contenere i costi (la metà circa rispetto alla discarica).

Sempre l’Autorità di bacino, ha diramato un avviso di cauta navigazione rivolto a tutti i natanti in rotta negli specchi d’acqua dell’area comasca: obbligatorio, quindi, limitare la velocità e fare particolare attenzione alla presenza di eventuali detriti galleggianti. Bisognerà mantenersi a una «distanza adeguata dai mezzi d’opera impegnati nella raccolta di materiali, manovrando in modo da non generare moto ondoso e di non pregiudicare il normale svolgimento delle operazioni».

L’attesa dei volontari

Una volta terminata l’azione dei mezzi, entreranno in scena anche i volontari. Da questo punto di vista, sono state numerose le richieste per dare una mano anche in città. «Credo arriveremo ad averne una cinquantina – precisa l’assessore alla Protezione civile Elena Negretti – prima è necessario assicurarli: stiamo portando avanti la stessa procedura utilizzata per i volontari del periodo Covid».

Per gli attracchi e gli sbarchi, almeno inizialmente la Navigazione continuerà a usare il pontile di fronte alla funicolare (in giornata si valuteranno le condizioni). Ieri sono saltate due corse, quella in partenza alle 2 da Como e in arrivo, sempre nel capoluogo, alle 20.06: entrambe riprenderanno oggi. Con grande difficoltà, la Navigazione ha portato fuori dalla diga il Manzoni e alcuni navi più piccole, così da metterle in servizio. Le imbarcazioni danneggiate sono attualmente 6: tre possono navigare perché hanno l’elica piegata, mentre le altre 3 sono ferme per interventi.

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