Il 2024 anno del lungolago: via anche ai cantieri di Villa Olmo e dei giardini

Como Quest’anno terminerà il cantiere delle paratie e partiranno nuovi maxi interventi a Villa Olmo, ai Giardini a lago e su viale Geno. Tante le decisioni ancora da prendere

Il 2024 sarà l’anno della parola fine sul cantiere infinito del lungolago, ma anche quello in cui partiranno maxi interventi come quello di Villa Olmo (restauro interno con chiusura della villa per 700 giorni) e dei giardini a lago (un anno di lavori) e ancora la sistemazione di viale Geno.

Attesa per Ticosa, Muggiò e stadio

Ma sono attese anche decisioni definitive sul futuro di due aree strategiche della città: il piano di intervento in Ticosa (con la creazione di 650 nuovi posti auto e una centrale fotovoltaica) presentato in Comune dalla società Acinque e la cittadella dello sport di Muggiò, in primo luogo la piscina. In quest’ultimo caso i 25 milioni di euro previsti dal Pnrr per il nuovo centro federale del ghiaccio (in lizza Como, Varese e Milano) sembrano destinati a non andare da nessuna parte e, a quel punto, sarà il Comune a doversi attivare per il cosiddetto “piano B” che comprende la piscina, ma anche un autosilo, un palazzetto del ghiaccio e un palazzetto per il basket e gli altri sport. Proprio la piscina, chiusa dall’estate del 2019, era stata indicata dalla giunta in una delibera delle scorse settimane sulla pianificazione urbanistica dell’area come «prioritaria». Al momento, però, è impossibile ipotizzare tempistiche certe. Sarà probabilmente anche l’anno, almeno sulla carta, del progetto che il Calcio Como presenterà al Comune per la riqualificazione completa dello stadio e su cui c’è molta attesa in città

Lo stesso sindaco Alessandro Rapinese, in un video che ha postato a ridosso della mezzanotte sui suoi canali social, ha definito il 2024 come «un anno importantissimo per Como». Poi ha spiegato: «Chiuderemo finalmente il cantiere delle paratie, partiranno i lavori ai giardini a lago ed entreranno nel vivo quelli a Villa Olmo. Riconsegneremo la piscina Sinigaglia (la nuova tempistica, dopo lo slittamento legato a modifiche in corso d’opera, parla del 14 febbraio prossimo, ndr)) e la palestra di via Giulini (la prima tranche di interventi è finita, ma è previsto un bando per l’assegnazione e sono stati stanziati altri fondi per ulteriori opere sulla copertura e all’interno, ndr)». Ha poi aggiunto: «Faremo i lavori in via Giussani e ci saranno quasi 5 milioni di euro per gli asfalti. Insomma sarà un anno impegnativo».

«Il 2023? Anno duro e complicato»

Non ha evidentemente citato né la Ticosa né Muggiò, poiché come detto, in entrambi i casi, la prima questione da sciogliere è quella progettuale. Sul 2023 appena concluso, si è limitato a dire: « Il 2023 ha permesso che tutto questo si potesse verificare, è stato un anno duro e complicato». Un anno dedicato soprattutto ad avviare opere, a progetti e burocrazia.

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