Inciviltà ed errori a Como: anche a Camerlata ci sono sacchetti ovunque

Rifiuti Foglie, sedie e stendini lasciati per strada, e in tanti sbagliano ancora il giorno del ritiro. Aprica passa ma lascia l’adesivo che spiega cosa non va

In via Pasquale Paoli, con vista fontana di Camerlata, ci sono sacchi pieni di foglie secche – che non vengono raccolte con la raccolta differenziata – e anche ciò che rimane di una scala, oltre a cartelli accatastati in qualche modo.

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In piazza, imboccando la Varesina, ci sono sacchi neri di quelli che si usavano una volta, abbandonati fuori da un portone. In via Turati fa bella mostra una sedia in legno e paglia, lasciata pure questa sul marciapiede, come se qualcuno potesse passare mai a ritirarla. Legato allo schienale anche un sacchetto del supermercato e altri accatastati accanto.

In via Domenico Pino, all’imbocco, ci sono invece una sedia di plastica rotta, uno stendino appoggiato al muro accanto e una decina di altri sacchi dell’immondizia. Sempre in via Pino, poco oltre, la catasta dei rifiuti avvolge un paletto che delimita un parcheggio. In via Colonna, infine, dopo la curva ad angolo che porta di nuovo verso la piazza, ogni cento metri c’è un cumulo di sacchetti dell’immondizia abbandonati.

Sembra uno dei classici giorni in un cui questo scenario viene “ripulito” dal passaggio del camion di Aprica che tutto carica e porta via. Solo che è sabato, quei sacchi sono in quei punti già da un giorno e verosimilmente vi rimarranno per altre ore.

Immondizia sparpagliata

Sabato a mezzogiorno, nel quartiere cittadino che già altre volte, nelle scorse settimane, era stato citato per problemi legati alla raccolta differenziata, i problemi c’erano ancora tutti. Tanta l’immondizia maleodorante sparpagliata per le strade che ruotano attorno alla cuore del quartiere, ovvero la piazza con la fontana.

Qui non si può certo dire che Aprica non sia passata con i propri camion, visto che su gran parte dei sacchi campeggia l’adesivo bianco a azzurro con la scritta “Servizio di igiene ambientale” e sotto “rifiuti non raccolti per il seguente motivo”. Le caselle barrate sono quasi ovunque quelle del “giorno di esposizione errato”, ma non mancano altre motivazioni come i “rifiuti non consentiti”, come nel caso delle foglie, oppure i “sacchi non regolamentari”.

Insomma, il casellario delle inadempienze è quasi completo, lungo le vie di Camerlata. Ed il risultato è davanti agli occhi dei cittadini che passeggiano tra sacchi di spazzatura.

Sul giornale di ieri avevamo raccontato la stessa cosa anche in un altro punto della città, in via Milano. Segno che, insomma, la nuova raccolta differenziata – presentata in Comune nei mesi scorsi, con il calendario cambiato da luglio – sta facendo fatica ad essere assimilata. Per cercare di incentivare una maggiore differenziazione del rifiuto, il Comune aveva ridotto di un giorno i passaggi per l’indifferenziato (da due a uno) cosa che in molti ancora dimostrano di non sapere, esponendo comunque il sacco anche quando non si dovrebbe.

Errori diversi

Ma, come nel caso di ieri a Camerlata, molti sacchi sarebbero rimasti comunque a terra, non prelevati da Aprica, proprio perché gli errori di esposizione erano diversi e non limitati solo al giorno.

Ricordiamo allora, prima di tutto, che i colori dei sacchi sono grigio per l’indifferenziato, verde per il vetro, blu per carta e cartone, giallo per la plastica e marrone per l’organico. A Camerlata e Rebbio, l’organico viene ritirato due giorni, martedì e venerdì, l’indifferenziato solo il martedì come pure la carta (di martedì) mentre di venerdì viene ritirata la plastica e anche il vetro.

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