La Lega: «Landriscina ormai ha detto sì»
FdI sulle barricate: «Si scelga insieme»

Frizioni nel centrodestra: difficile trovare la quadra per il candidato sindaco - Locatelli: «Non restituiamo la città al centrosinistra». Molinari: «Valuteremo il da farsi»

Como

La maggioranza litiga, Lega e Fratelli d’Italia sono continuamente ai ferri corti.

Gli assessori leghisti escono dalle riunioni di giunta quando si parla del palazzetto di Muggiò. Mentre i consiglieri del partito di Giorgia Meloni si smarcano a ogni occasione, non mancando di criticare l’operato dell’esecutivo di cui pur fanno parte, quasi fosse un ordine di scuderia.

In questo clima, la coalizione di centrodestra, che comprende anche Forza Italia, si propone di formalizzare un candidato sindaco per la città entro ottobre.

L’ultima tornata amministrativa, da Milano a Roma, ha posto a livello nazionale la necessità a destra di formalizzare per tempo, e non all’ultimo, delle candidature condivise. Per la Lega il candidato c’è già, ed è Mario Landriscina. Ma Fratelli d’Italia non si sbilancia, e attende un vertice. «Dibattiti e incongruenze ci sono sempre stati – dice Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Famiglia e leader in città del Carroccio – I partiti hanno fin dall’inizio del mandato voluto ribadire la loro indole su temi a loro cari. Anche noi l’abbiamo fatto ad esempio sull’immigrazione, come pure Forza Italia su tanti altri argomenti. L’importante è restare uniti e non riconsegnare Como al centrosinistra alle prossime elezioni».

Landriscina bis? «Mi pare che il sindaco abbia già sciolto le riserve – commenta – ha fatto un cambio di passo importante nella comunicazione. Non sarà un atto ufficiale, ma è un dato di fatto che sta già lavorando al futuro della città». Il centrodestra attende da tempo che l’attuale primo cittadino comunichi l’intenzione di presentarsi o meno alle urne. Il sindaco uscente, nei tempi più recenti, è onnipresente, tra celebrazioni e comunicati stampa.

«Prendo atto che la stimatissima Alessandra Locatelli reputa che il sindaco abbia ormai sciolto le riserve – ribatte Stefano Molinari, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – io però mi scuso, ma essendo più formale, vorrei arrivare a un’ufficializzazione in una riunione tra i colleghi di maggioranza». Un incontro che potrebbe esserci a breve, «entro ottobre, come chiesto a livello nazionale dalla stessa Lega, dopo le ultime elezioni amministrative. Così da fare il punto e poter contare su una candidatura forte per tempo».

Davanti a un sì di Landriscina, Fratelli d’Italia si dice intenzionata soltanto a «valutare il da farsi». Quanto agli strappi dei consiglieri di Fratelli d’Italia non sono, secondo Molinari, dei veri attacchi agli alleati. «Noi lavoriamo proprio in questo modo – dice ancora il coordinatore di FdI - anche con delle critiche, ma costruttive e intelligenti». Non tutti però la pensano nello stesso modo. «Le tante critiche dei colleghi rispondono a degli ordini di scuderia – fa notare Giampiero Ajani, capogruppo cittadino della Lega – è palese ed evidente. Ma un po’ di attrito a fine mandato è normale, è successo anche in passato». «Ordini di scuderia però anche no – ribatte il capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Ferretti – non scherziamo. Noi facciamo lecitamente notare le cose che non vanno».

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