Lavori incompiuti a Villa Olmo, a rischio i finanziamenti ricevuti nove anni fa. La corsa del Comune per salvarli

Fondazione Cariplo Presentate una serie di proposte per rimodulare l’intervento. Ora un mese di tempo per decidere se ci sarà la proroga o una revoca del finanziamento

Su Villa Olmo il Comune ha risposto alla Fondazione Cariplo per non perdere i cinque milioni dei fondi incassati nel lontano 2014. A stretto giro la fondazione dovrà decidere se concedere una proroga o revocare il finanziamento, in parte o del tutto.

E all’orizzonte c’è già il bando per i nuovi interventi emblematici.

Attorno a Natale, Fondazione Cariplo ha chiesto formalmente all’amministrazione cosa intenda fare con i finanziamenti ricevuti nove anni fa, risorse che dovevano servire a ristrutturare la villa, le serre e il parco. I lavori, che nel 2017 hanno interessato solo i giardini, sono in larga parte incompiuti. Già la precedente giunta prima dell’estate aveva chiesto una ennesima proroga dei termini, forte dei circa nove milioni incassati tra il 2021 e il 2022 tramite il Pnrr.

La nuova amministrazione, correndo contro il tempo, ha quindi proposto alla fondazione diverse opzioni per modificare tempi e interventi, nella speranza di non perdere il tesoretto non ancora speso. Dunque a breve Fondazione Cariplo promette di esaminare le proposte e decidere se confermare l’impegno, oppure togliere i fondi, almeno per ciò che non è stato ancora compiuto. I vertici della fondazione sono in scadenza a inizio primavera, dunque entro poche settimane dovranno sciogliere il nodo.

Il Comune, per anni in ritardo su Villa Olmo, l’anno scorso ha di fatto unito i cantieri che riguardano i vecchi fondi e i nuovi ottenuti da Roma. Il settore opere pubbliche di recente ha avviato delle analisi sull’edificio per ritagliare le soluzioni più idonee.

Intanto a giorni Cariplo farà conoscere le nuove linee per i bandi emblematici maggiori. Gli stessi, per intenderci, che avevano finanziato all’epoca la ristrutturazione di Villa Olmo. Secondo tradizione, da calendario, queste risorse vengono distribuite a rotazione nelle diverse province lombarde. In teoria il turno di Como è proprio il 2023. È però in corso una revisione delle modalità di distribuzione e sarebbe bene che il nostro territorio riuscisse ad attrezzarsi per tempo. Per fare meglio, insomma, rispetto a Villa Olmo.

«Si può sempre fare di meglio – commenta Gloria Bianchi, coordinatore del tavolo per la competitività di Como – in attesa di capire le nuove modalità per i bandi emblematici della Fondazione Cariplo intendiamo comunque sostenere i progetti validi con il consenso di tutto il territorio. Il più importante bando emblematico incassato dai Comaschi in passato è stato forse Como Next, il polo per l’innovazione di Lomazzo. Ma anche Villa Olmo era un passo ambizioso che speriamo possa ancora andare in porto. Noi come Camera di Commercio siamo pronti a fare da collante per portare avanti le proposte più interessanti».

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