Spina Verde, 100 cinghiali da abbattere ogni anno: «Ma non sono pericolosi»

Sicurezza Secondo gli esperti il problema non sussiste e il fatto di cronaca degli scorsi giorni - la fuga di un uomo arrampicatosi su un albero per sfuggire ad due cinghiali - sarebbe «un’eccezione mai vista»

Sono più di cento i cinghiali da abbattere ogni anno per mantenere in equilibrio la Spina Verde. Secondo gli esperti però non esiste un problema legato alla sicurezza, l’uomo che si è arrampicato sull’albero nei boschi di Cardano ed ha chiamato i soccorsi rappresenta «un’eccezione mai vista».

Andrea Pasetti lavora per il parco della Spina verde come faunista da ormai sette anni, uno dei capitoli dei quale si occupa è proprio la gestione e il monitoraggio dei cinghiali. Questi animali da Monte Olimpino a Sagnino stanno generando nella popolazione residente una strisciante paura. A inizio settimana al confine con San Fermo un uomo per fuggire a due cinghiali si è addirittura arrampicato su un albero ed è rimasto appeso fino all’arrivo dei soccorsi.

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«Non dobbiamo arrivare all’esasperazione – suggerisce Pasetti – I cinghiali sono certo animali tozzi, robusti, che se minacciati tendono a difendersi, soprattutto sono attenti alla prole. È però improbabile che per marcare il territorio si mettano ad inseguire una persona. Non è mai successo che un uomo debba perfino salire su un albero. È ovvio, bisogna fare attenzione. Evitare movimenti bruschi, arretrare con calma, senza gesti inconsulti».

Ci sono comaschi che hanno incontrato la sera cinghiali tra via Pio XI e via Deledda. In via Cardano un residente ha raccontato di essere stato attaccato da un branco, a farne le spese il suo cane. Rincasando c’è chi s è imbattuto in questi animali anche tra via Torno e via Prudenziana. Stanno diventando troppi? «Non penso rappresentino un pericolo per la nostra incolumità – dice ancora l’esperto – però è vero che sono una specie invadente, per la modalità con cui si alimenta, per come distrugge gli habitat, ha un grosso impatto sull’ambiente e soprattutto ha una grande capacità riproduttiva. Ogni femmina all’anno in Spina verde fa nascere tra i quattro e i sei cuccioli. Manca un predatore, qui non ci sono lupi. Per questo da anni controlliamo i cinghiali prelevando in media un centinaio di capi».

Difficile quantificare il numero totale dei cinghiali che abitano nella Spina verde. Perché si muovono, verso la valle del Lura, verso la Svizzera, ci sono corridoi verdi.

«Le fototrappole non hanno mai segnalato branchi sopra ai venti cinghiali – spiega Pasetti - stiamo comunque parlando di decine e decine di esemplari, dovendo abbatterne cento ogni anno. In generale negli ultimi anni tutta l’area della Spina verde si sta ripopolando. Non solo di cinghiali, ma anche di tassi, faine, volpi, diversi caprioli e anche qualche cervo. Per la natura è un buon segnale».

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