
Cronaca / Como città
Lunedì 21 Aprile 2025
Il progetto di un condominio solidale diffuso per sostenere gli over 75
Il progetto Il Comune “convoca” il Terzo settore per la coprogrammazione. Villani (Csv): «Fino a oggi solo tentativi, questo è un passo importante»
Como
Dare vita a un condominio solidale diffuso nella zona nord della città in cui coinvolgere anziani con più di 75 anni, per promuovere e sostenere il benessere e la qualità della loro vita.
Ha questo obiettivo l’avviso pubblicato dal Comune per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di enti del Terzo settore per la co-programmazione finalizzata alla realizzazione di un luogo che diventi un riferimento a sostegno della popolazione anziana. Un tema che sicuramente ha necessità di essere trattato, considerando che sempre più persone di una certa età si ritrovano da sole, senza un riferimento parentale o amicale e a volte anche in difficoltà nel chiedere un aiuto.
Situazioni di emergenza
L’intenzione dell’amministrazione, si legge nel documento, è quella di «approfondire l’analisi dei bisogni degli anziani di quella zona, individuare i servizi già presenti sul territorio e creare una rete di sostegno su cui innestare interventi di prevenzione al decadimento e di sostegno agli anziani e ai loro familiari. Sarà infatti necessaria una mappatura dei contesti formali e informali attualmente disponibili sul territorio». Nel 2023, sono state 71 le segnalazioni in situazione di emergenza di anziani per via dell’assenza di riferimenti, da condizioni di elevato rischio sociosanitario o pregiudizio legato alle condizioni abitative e assistenziali. La finalità del Comune, ora, è quella di individuare nel quadro delle risorse disponibili, le modalità e gli interventi adeguati a soddisfare i bisogni identificati. Potranno partecipare al procedimento gli enti del Terzo settore, in possesso di un’esperienza almeno biennale nella gestione di servizi per anziani e un interesse specifico rispetto all’oggetto della procedura.
Le istanze dovranno pervenire entro il 4 maggio. «Finalmente si inizia a ragionare sulla co-programmazione – sottolinea Martino Villani, direttore del Centro Servizi per il volontariato dell’Insubria -. Finora ci sono stati tentativi di coprogettazione ma senza la co-programmazione a monte hanno poco significato, non c’è una visione di insieme e un orizzonte di lavoro per più tempo necessario, dal mio punto di vista è una bella cosa».
Un primo passo
«Credo davvero che sia la prima esperienza che il Comune avvia di co-programmazione, un primo passo importante, è quello che bisogna fare ora. Bisogna prima ragionare su quali siano i problemi, le risorse e i soggetti che possono ragionare insieme e fare un piano, dopodiché si lavora».
E conclude Villani: «Quella degli anziani è una delle questioni di cui bisogna occuparsi. Forse bisognerebbe pensare non solo a chi ha più di 75 anni, ma anche a chi ne ha meno, ma comunque è un inizio. In questo momento va bene che lo facciano, una modalità per imparare a fare insieme questa cosa».
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