Via Castellini, la rabbia dei residenti: «Bivacchi e topi nell’area dismessa»

La protesta Lettera alle autorità: «Fuochi notte e giorno dei senzatetto con fumi irrespirabili». La segnalazione raccolta dal Pd. Rapinese: «Siete voi a voler trasformare Como in Lampedusa»

Senzatetto in via Castellini, da sei mesi bivacchi e fuochi attorno alla vecchia tintoria Lombarda.

Un gruppo di residenti che abita sotto al curvone della Napoleona denuncia la situazione di degrado e incuria che patiscono ormai dalla scorsa primavera.

Finestre chiuse

«In rappresentanza dei condomini delle case pubbliche – ha scritto Mara Cavadini a sindaco, prefetto, questore, procuratore della Repubblica e carabinieri – segnalo che nell’area dismessa della Tintoria Lombarda dal mese di maggio un nutrito gruppo di cittadini extracomunitari occupa lo spazio con bivacchi diurni e serali. In particolare durante il pomeriggio accendono fuochi con fumi irrespirabili costringendo di fatto noi residenti a tenere le finestre sempre chiuse. Solitamente queste persone occupano un angolo dell’area limitrofa alle nostre abitazioni, luogo in cui esiste il deposito della Società edificatrice dove sostano veicoli di servizio e attrezzature».

Tutti comportamenti secondo i residenti fonte di possibili pericoli per l’incolumità e la salute dei cittadini. I soggetti stranieri causa della situazione di degrado, recita ancora la lettera, sono nascosti dalla folta vegetazione che cresce nei terreni dell’Aler.

«Ma nonostante le denunce non fa niente nessuno – racconta ora Cavadini – e noi non ne possiamo più. Lo dico a nome del vicinato, la zona è usata come nascondiglio, la gente bivacca e viene qui a cucinare sul fuoco vivo. Sporca e lascia immondizia di ogni tipo». Con topi al seguito. In realtà negli ultimi giorni, complice la pioggia, i fuochi sono scomparsi. Le cattive frequentazioni però restano.

Questa testimonianza, come altre, è stata raccolta dal Pd durante un incontro al Teatro gruppo popolare organizzato venerdì sera. Presente il neo eletto segretario cittadino dei dem Daniele Valsecchi e per il circolo Como Convalle Alessandro Rossi, oltre ai consiglieri comunali. Si è discusso di edilizia popolare nella zona della caserma De Cristoforis.

Questo tipo di segnalazioni sono in realtà cicliche. Anche negli anni passati i residenti hanno più volte cercato di accendere le luci sulle aree dismesse in questa parte del quartiere Como Borghi. Zone spesse usate come ritrovo dei senza fissa dimora. Diversi abitanti riferiscono anche che all’angolo con via Pastrengo oltre ai cancelli di un edificio abbandonato girano ogni notte altre persone sbandate. Ci sono dei senzatetto che trovano rifugio dentro al passaggio pedonale a metà della scalinata.

La polemica

Ai microfoni di Espansione Tv il sindaco Alessandro Rapinese ha usato toni duri contro il Pd. Un partito che secondo il primo cittadino «oggi vuole l’ordine e chiede a me miracoli e che poi però vuole importare clandestini come se non ci fosse un domani». Tanto da voler «trasformare Como in una Lampedusa». Per Rapinese gli sbarchi e i movimenti dei migranti hanno generato «una situazione fuori controllo, noi continuiamo notte e giorno a fare servizi e arrestare gente, ma abbiamo a disposizione massimo otto agenti per turno».

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