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Martedì 14 Ottobre 2025
Kibarè, musica sognando la libertà
Eventi Il 23 novembre al Teatro Sociale uno spettacolo live a favore dei minori ingiustamente detenuti in Burkina
Como
C’è fermento nell’associazione Kibarè dell’inesauribile Olivia Molteni Piro, che insieme ai suoi volontari tra cui l’infaticabile Luciana Milanesi passa dall’organizzazione di una mostra di arte tessile, a quella di un concerto benefico e multi etnico sul palco più grande della città.
Archiviata con buon successo la mostra “Oro Bianco” in cui Kibarè ha raccontato il valore del cotone e della sua lavorazione in Burkina Faso, ora è il momento di “In attesa di giudizio”. Si tratta di un concerto benefico organizzato dall’associazione comasca con il fine di aiutare i ragazzi minori detenuti per reati non gravi in Burkina a trovare una nuova possibilità di vita, in un ambiente protetto e con la possibilità di imparare un lavoro.
La direzione artistica di questo grande evento che si svolgerà domenica 23 novembre, è affidata a Pino Adducci, regista, drammaturgo, attore, fondatore e anima di Teatrogruppo Popolare a Como, che racconta: «Ho conosciuto Oliva durante un periodo particolare per la città, con l’arrivo di numerosi profughi Per loro ho creato uno spettacolo teatrale in cui queste persone, attori non professionisti, riuscivano a raccontare parti della loro vita e a condividere così con il pubblico tratti di esperienze, anche molto dure. Si è trattato di un momento molto significativo e per questo sono felice di poter dare il mio contributo in un quello che è un progetto umanitario e di visione sul futuro».
Tra un’esibizione e l’altra Adducci si occuperà di recitare dei monologhi. «Il tema sarà il muro, un limite che talvolta protegge, altre divide e ferisce. In Italia lo abbiamo visto con i manicomi, e anche questo aspetto sarà rintracciabile nei miei interventi».
Al Teatro Sociale, il 23 di novembre le sonorità saranno quelle degli artisti che calcheranno il palco, ognuno con la propria energia ed esperienza, tutti con la voglia di dare un messaggio di pace e di altruismo. La pianista Alessandra Gelfini, che si esibirà insieme a Beatrice Binda, Rachele Tantardini e Nuove voci ensemble racconta: «Sarà bello essere sul palco con tanti musicisti provenienti da diverse parti del mondo. Per noi musicisti è naturale suonare senza confini: è un arricchimento molto divertente e ci mettiamo a disposizione per quest’iniziativa che è sicuramente preziosa e che si fonda sulla collaborazione e affermando con forza l’uguaglianza tra uomini. Noi siamo tutti musicisti, prima di ogni altra cosa». Sulla stessa linea si muove Fanta Tiemtore, originaria del Burkina Faso: «Sono percussionista e suono uno strumento tipico che in realtà nel mio paese poteva essere suonato solo dagli uomini. Infatti, ho suonato più spesso dal 1998 e cioè da quando vivo in Italia: uso le percussioni nel mio lavoro di mediatrice culturale: la musica per me è una grande passione che mi mette in comunicazione con gli altri». Fanta ha conosciuto Olivia nell’associazione burkinabè comasca. «Sono certa che grazie a questo nuovo live benefico, mi resterà un’evoluzione artistica e umana importante». Sul palco si alterneranno anche musiche capoverdiane con “Musica spiccia”, canti tradizionali grechi e italiani con “D’altrocanto” a cui seguirà Rohith Geissler, il giovane chitarrista elettrico, classe 2009. «Entrambi i miei genitori sono musicisti e con loro ho iniziato a suonare fin da piccolissimo. Il mio primo strumento è stato l’ukulele, poi mi sono avvicinato al violino e infine la chitarra» racconta. «L’incontro con Kibarè e Olivia Piro è avvenuto grazie ai miei genitori (Joachim Geissler e Paola Minussi) che hanno collaborato con lei. Quest’anno ci sarò anch’io e sono davvero emozionato. Per me è un onore suonare per una causa così importante, in un luogo speciale come il Teatro Sociale, e condividere la musica con artisti che credono nel suo potere di cambiare le cose», conclude.
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