Caro casa e turismo: la città perde abitanti
a favore della “cintura”

Demografia Dal 2019 a Como calo di 2.750 residenti. Guadagnano qualcosa i comuni dell’hinterland. Bene Montano (+4,2%) e Fino (+3,1%), male Cernobbio

Como

Dalla pandemia a oggi la città ha perso più di 2750 residenti, è come se fosse scomparsa Lora, invece l’hinterland guadagna un punto percentuale. Crescono soprattutto Montano Lucino e Fino Mornasco, crolla Cernobbio.

Più volte i sindacati hanno immaginato un calo dei residenti nel capoluogo cittadino, in relazione ai costi delle case alle stelle e al boom turistico. Difficile spiegare nel dettaglio le ragioni, legate anche una variazione demografica significativa. Però lo stato dell’arte, secondo i dati Istat, segna comunque una diminuzione dei cittadini che abitano a Como città, nel dettaglio la diminuzione è più marcata nella zona centrale rispetto alle periferie. Dal 2019 a oggi gli abitanti sono scesi del 3,2%, esattamente di 2.751 unità.

I sindacati

Sempre secondo i sindacati, per esempio Sicet gli inquilini della Cisl del laghi, molti cittadini visto il caro casa hanno preferito spostarsi di poco fuori porta vendendo o lasciando posto ai visitatori stranieri. Il bilancio in effetti nella cintura urbana vede nello stesso lasso di tempo, dal 2019 al 2025, un leggero incremento, pari all’1%, ciò nonostante l’inverno demografico ormai alle porte. Se si prende in esame però anche Cernobbio, Comune confinante tra i più votati al turismo, allora il bilancio praticamente torna in pareggio, +0,11%.

Infatti Cernobbio ha perso il 6,4% dei residenti, è il crollo più marcato di tutta l’area. Invece paesi come Montano Lucino sono molto cresciuti, del 4,2% per la precisione. Rispetto al 2019 Fino Mornasco ha visto aumentare i residenti del 3,1%, superando la soglia significativa dei 10mila abitanti, diventando così ufficialmente una cittadina. Lo scatto sempre rispetto al periodo pre pandemia è molto positivo anche a Luisago, più 3,9%, anche se in termini assoluti la variazione a Portichetto e dintorni è più ristretta. Secondo i sindacati questi Comuni hanno meglio attratto lavoratori e giovani famiglie. C’è un sostanziale pareggio a Senna Comasco, a Casnate con Bernate. Il segno al contrario è leggermente negativo invece a San Fermo della Battaglia, Lipomo, Grandate, territori che pure hanno una forte capacità in termini abitativi. É infine marcato il calo a Tavernerio, dovendo analizzare il dettaglio la diminuzione è più importante nelle frazioni verdi, per esempio Ponzate.

Rincari e svalutazioni

Secondo i costruttori di Ance, come pure per Confedilizia, l’associazione dei proprietari di casa, a fronte dell’aumento quasi insostenibile dei prezzi al metro quadrato delle case a Como città, nel tempo e negli anni a venire il valore delle abitazioni nell’hinterland è destinato ad aumentare. Invece nel territorio della provincia più distante, sull’alto lago come nei monti, parte del patrimonio dell’edilizia residenziale privata dei piccoli paesini andrà incontro ad una forte svalutazione, con molti edifici già di fatto non abitati.

Questo trend deve comunque tenere conto anche di altri fattori, per esempio quelli più prettamente relativi alla popolazione. Nel Comasco il calo demografico è ormai costante da più quindici anni, le nascite sono diminuite del 40%. Da circa 6mila neonati l’anno siamo passati a 3.600 e non si possono immaginare a breve inversioni di tendenza.

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