Via del Dos, il Comune propone un piano B, ma le associazioni dicono no

Caso Colisseum Per l’infrastruttura gestita dalla Cooperativa Colisseum viene proposto un trasloco a Villa Guardia, ma la risposta di Pullici, dell’associazione Thais che è attiva in via del Dos, è negativa

L’amministrazione comunale invita i bambini della piscina di via del Dos ad andare a Villa Guardia. Ma l’associazione che segue i piccoli disabili non ci sta: «La struttura non è adatta».

Maria Antonietta Luciani, il direttore del settore politiche educative, ha scritto mercoledì sera all’associazione Thais, che da trent’anni lavora in via del Dos (l’associazione offre terapie riabilitative in piscina per bambini e adulti), dando la disponibilità a proseguire gratuitamente le attività nella piscina di Villa Guardia.

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Troppo piccole o troppo distanti le altre strutture del territorio

Proprio mercoledì sera la nuova giunta guidata da Alessandro Rapineseha ribadito la necessità di chiudere da fine mese per iniziare i lavori di riqualificazione a partire dall’impianto termico. «Grazie mille, ma non va bene – dice Pia Pullici, storica responsabile di Thais – la piscinetta di Villa Guardia non è adatta. Se ci entrano due volontari nessuno si gira più. E poi non posso chiedere agli operatori di spaccarsi la schiena in mancanza di sollevatori per prendere e rimettere i ragazzi dalle carozzine. È un bellissimo centro, ma i servizi per noi non sono idonei. I nostri 50 bambini diversamente abili non hanno altri riferimenti. Anche le altre piscine della provincia non vanno bene, le ho visitate tutte. Altrove ci sono spogliatoi piccoli, senza spazi per le carrozzine, senza lettini elettrici. Oppure ci sono soluzioni molto, troppo distanti. Ho ribadito mille volte le nostre ragioni al sindaco, ma gli uffici di Palazzo Cernezzi sembrano essere sordi». Rapinese sulla piscina ha fatto un passo indietro, in campagna elettorale prometteva una proroga, oggi invece data come impossibile per ragioni di sicurezza. «Ma non è vero, manca la volontà – dice Pullici – se la piscina chiude adesso non riapre per un secolo».

La chiusura della piscina di via del Dos era già stata disposta dalla giunta precedente, dal sindaco Mario Landriscina. Il Tar l’ha poi bloccata, salvo poi essere rimessa in pista da Rapinese: la cooperativa che gestisce la struttura Colisseum ora valuta nuove azioni legali.

I passi indietro di Rapinese

«Il voto è passato e adesso è giusto lasciar lavorare il sindaco – riflette Giordano Molteni, candidato per il centro destra sconfitto ed ora consigliere comunale di FdI – però durante la campagna elettorale io non mi sono permesso di fare sparate sapendo di non poter poi mantenere le promesse. In via del Dos ci sono andato, ho letto le carte, era chiaro che la situazione era complessa e non si potevano fare proclami immediati. Il sindaco sta già facendo molti passi indietro. Voleva anche stracciare il bando per la gestione dei rifiuti e invece si è accorto che non più farlo. Insomma, un conto è fare l’imbonitore, un conto è fare il sindaco».

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