«In politica da 18 anni. Ora pronto
a governare»

Alessandro Rapinese Candidato della sua lista civica

È la terza campagna elettorale da sindaco, ma stavolta «dopo 18 anni all’opposizione sono pronto a governare. E a farlo bene». A dirlo è Alessandro Rapinese, candidato della lista civica Rapinese sindaco, da sempre contro tutti i partiti.

In corsa per la terza volta. Perché questa dovrebbe essere quella buona?

In verità anche le altre due siamo arrivati a pochissimo dal ballottaggio. Stavolta, però, i miei calli mi dicono che l’obiettivo è vicino e dopo 18 anni all’opposizione oggi ho l’esperienza per governare bene.

C’è una cosa di cui va fiero di tutti questi anni all’opposizione e una che non rifarebbe?

Sono fiero della determinazione, della costanza e del coraggio avuti in questi anni. Rifarei tutto anche perché è il tutto che mi ha portato ad essere oggi quello che sono.

Se diventerà sindaco, quale sarà la primissima cosa che farà?

Una riunione istantanea con i dirigenti fissando gli obiettivi nel brevissimo, cioè prima delle vacanze.

Tre cose concrete da fare subito.

Avvio dell’iter per nuovi mille parcheggi e di quello per riaprire la piscina di Muggiò. Infine ritirare il bando della nettezza urbana e far partire le procedure tecniche che porteranno ad avere i netturbini in ogni dove. Poi tanto altro.

Mille parcheggi dove li creerà?

In Ticosa subito, poi all’ex Stecav, all’Ippocastano, nella piana di Muggiò e Tavernola.

Si parla sempre più spesso, anche in ottica “green” di togliere le auto dal centro. Lei cosa ne pensa?

Per essere green bisogna parcheggiare subito e non stare in giro a fare caroselli. Probabilmente chi lo dice è un vippone con l’autista che poi va al garage da 100mila euro.

Lei sta facendo campagna elettorale da anni, quasi casa per casa. C’è un tema che in tanti le hanno sollevato?

Al di là dell’argomento specifico, sono tutte persone che non hanno fiducia nell’amministrazione. Alla fine dei miei cinque anni di governo i comaschi saranno una comunità coesa e riconciliata con la politica, che è splendida. Ciò che non funziona sono i partiti e quelli li spazzerò via.

Sarebbe un caso unico per una città capoluogo...

Mai successo nello Stivale. Noi siamo la terza Repubblica, i partiti ci hanno portati nel terzo mondo.

Una delle accuse principali che le viene spesso mossa è quella di usare parole forti e attaccare gli avversari senza esclusione di colpi. Cosa replica?

Dire ai miei avversari ciò che penso è la più alta forma di rispetto. Non sono un’ipocrita. Non simulo.

Ha citato la piscina di Muggiò. Come vuole riaprirla?

Prima cosa annullare la procedura di project financing e, per seconda, avviare la gara per gli interventi necessari, già qualificati dal nostro ufficio tecnico e stimati in 550mila euro. Terzo riaprire i rubinetti e riportare gli utenti in un luogo sano dove farsi del bene e socializzare, disabili inclusi.

Ma questo non vuol dire metterci una pezza e poi ritrovarsi con altri problemi? Non sarebbe meglio una struttura nuova?

I rischi di lasciare i ragazzi senza sport sono rischi che non intendo correre. Appena quell’area dismessa tornerà a vivere pianificheremo tutte le migliorie necessarie, senza lesinare fatiche e denaro.

A Muggiò lei vuole realizzare un nuovo palaghiaccio e il palazzetto dello sport. Con che tempi?

Nei primi cento giorni partirà l’iter per il nuovo palaghiaccio perché abbiamo davanti un evento di caratura mondiale superiore ad Expo e si chiama Olimpiade. Entro quella data il palazzetto deve essere già aperto. Rimarremo fermi in attesa del risultato della domanda di fondi Pnrr per il palazzetto di Muggiò. Subito, però, avvieremo la procedura per unire il campo Coni alla cittadella dello sport saltando la Canturina tramite un ponte. Ponte che, contrariamente a quello di via Badone, sarà a misura di disabili.

Terza linea del forno inceneritore. Qual è la sua posizione?

Ho incontrato il cda di Acsm-Agam e ho chiaramente detto loro che non se ne parla, contrariamente a chi ha lasciato una porta aperta in attesa di ulteriori studi.

È stata presentata anche una proposta di project financing da Acsm-Agam per l’ampliamento del teleriscaldamento. Cosa ne pensa?

La valuteremo.

Passiamo alla Cultura. Lei ha indicato l’assessore, Enrico Colombo. Ma qual è il suo piano?

Ha già dato disponibilità ai comaschi per far capire bene loro quanto sia inestimabile il nostro patrimonio. Una volta che l’avranno compreso, sicuramente non butteranno più per terra sigarette e avranno più cura della loro città.

E delle grandi mostre a Villa Olmo cosa ne pensa?

Parliamone. Ma per Villa Olmo subito il rifacimento delle facciate e le serre non possono più attendere. Chi voleva giardini all’altezza di Villa Carlotta ha fallito, noi siamo pratici e ristruttureremo la villa e le daremo vita con una fondazione.

Turismo. Quali sono i servizi da offrire ai turisti?

Gli stessi di cui possono fruire anche i cittadini. Pulizia, verde in ordine, parcheggi, possibilità di prenotare on line funicolare e battelli, facilità nell’utilizzo di impianti sportivi e parchi per bambini senza la paura di inciampare o essere aggrediti.

Passiamo alla sicurezza, tema di cui lei si occuperà personalmente. Cosa farà?

Farò capire a chi pensa che a Como sia tutto concesso che non sarà più così. Giardini a lago, piazza Volta, piazza Roma, piazza della Tessitrice, via Anzani e San Rocco saranno zone nelle quali dovrà tornare l’ordine con specifiche ordinanze.

Di che tipo?

Sto pensando ad esempio a vietare in alcune fasce orarie il consumo di alcol a San Rocco, via Anzani e piazza della Tessitrice, un po’ come ha fatto il Comune di Lecco. A Lecco i provvedimenti hanno funzionato e tutto ciò che funziona in giro per l’Italia lo copieremo.

Lei aveva contestato il monumento di Libeskind. Lo toglierà?

Abbiamo mille altre priorità.

Piazza Roma: lei voleva lasciare il parcheggio. E adesso cosa farà?

Diventerà un luogo ricreativo per giovani, uno skate park e un parco giochi per bambini.Lo skate park sarà chiuso di sera, recintato e affidato in gestione a giovani cittadini responsabili che si relazioneranno regolarmente con l’amministrazione.

Capitolo patrimonio comunale che presenta gravi problemi. Cosa vuol fare per avere dei risultati?

Innanzitutto non c’è una mappatura completa e quindi andrà fatta. Detto questo, uno dei primi interventi oltre a Villa Olmo sarà il Comune. Non è credibile che chi ha delle facciate in quelle condizioni possa dare il buon esempio. Poi in tempi rapidissimi ci dedicheremo a impianti sportivi, scuole, edilizia residenziale pubblica ed edifici culturali. Mentre valuteremo la ristrutturazione dei musei di piazza Medaglie d’oro sposteremo un estratto della collezione civica a Palazzo Natta e la renderemo immediatamente fruibile ridando vita a un luogo abbandonato. Lì sogno e realizzerò delle sale studio: studiare nel bello sarà bellissimo.

C’è una cosa positiva che ha fatto Landriscina?

Due su tutte: il regolamento di occupazione del suolo pubblico e quello di polizia urbana. Spiace vantarsi, ma senza i nostri voti ed il nostro contributo non avrebbero mai visto la luce.

Lunedì sera sarà contento se...

Se sarò ancora vivo, questa campagna elettorale mi sta mettendo alle corde. Scherzi a parte, se i cittadini avranno dato fiducia al nostro progetto.

E se non dovesse farcela?

Il mio impegno per la mia Como non cambierà di un millimetro, però mi spiacerebbe non poter mettere a servizio dei miei concittadini i miei 18 anni di esperienza e competenza.

Perché votare Alessandro Rapinese?

Perché è pronto e perché sarà un buon sindaco.

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