«Sulla piscina di Muggiò abbiamo già iniziato le verifiche. E ora tocca ai cimiteri»

I nuovi assessori/4 Intervista a Maurizio Ciabattoni ha le deleghe a Lavori pubblici, Reti e strade, Edilizia privata e Politiche Energetiche

Architetto, Maurizio Ciabattoni è il nuovo assessore a Lavori pubblici, Reti e Strade, Edilizia privata.

L’intervista a Maurizio Ciabattoni, insieme a quelle a Enrico Colombo, Nicoletta Roperto e Michele Cappelletti, fa parte di una serie di interviste realizzate da La Provincia con i nuovi assessori della giunta Rapinese: per leggerle integralmente è necessario essere registrati. Lo si può fare velocemente e in modo gratuito cliccando qui.

Partiamo da cose facili. Da quando conosce Rapinese?

Dall’autunno del 2011. L’ho conosciuto in centro, a uno dei suoi gazebo e mi sono subito trovato d’accordo con la sua visione e mi ha dato la scossa per cambiare la mia mentalità dal punto di vista politico.

In che senso?

Ero il classico che votava per il simbolo e non tanto per la persona, parlando con lui ho radicalmente cambiato idea. Poi siamo rimasti in contatto fino al 2016 finché mi ha chiesto di entrare nella squadra per le amministrative del 2017, quando facemmo un risultato eclatante non arrivando al ballottaggio per un pelo. Un mese dopo a Treviso ha sposato me e Micol. Una cosa di cui vado fiero. Era l’8 luglio. Nell’autunno del 2021 mi ha chiesto, come ha fatto con altri, di candidarmi di nuovo e ho accettato. Il resto è storia. Aggiungo un dettaglio: una domenica mattina alle 8.03 mi ha proposto di far parte della giunta in caso di vittoria e alle 8.04 ho accettato. Vuole sapere una coincidenza?

Quale?

La nomina è arrivata l’8 luglio, giorno del mio anniversario di nozze.

Ha detto che votava solo il simbolo. Possiamo sapere quale?

Non lo dico. Anche perché con Alessandro mai si parla di politiche del governo centrale, sempre e solo di Como. Io non ho nemmeno idea lui cosa voti.

Passiamo alle deleghe. Quanto conta la pianificazione degli interventi e dei cantieri sul fronte traffico?

Fondamentale è il non sovrapporre interventi. Ovviamente i lavori vanno fatti, ma in continuità, senza mettere troppe pressioni in una determinata zona.

Lei dovrà occuparsi di tante opere pubbliche, da Villa Olmo alla piscina chiusa. Come si sta muovendo?

Sto vedendo gli interventi prioritari, ad esempio la piscina di Muggiò, che è uno di quelli indicati in campagna elettorale.

È vero che il sindaco ha chiesto di sistemare la facciata del Comune perché deve essere il primo a mantenere decoro?

Sì, è vero. È una di quelle opere che stiamo già valutando con l’ufficio tecnico. Non dimentichiamo che la programmazione è un aspetto complicato anche per il rincaro dei prezzi a cui stiamo assistendo.

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Pensa a un intervento di manutenzione straordinaria?

Adesso valuteremo il come e capiremo se fare le facciate o un intervento che possa riguardare anche l’impiantistica. Questa è una delle cose sul tavolo, come lo sono gli spogliatoi del campo di via Belvedere. Poi mi sto muovendo sui cimiteri perché ho ricevuto segnalazioni notevoli in campagna elettorale.

Non è merito suo, ma hanno rimosso le macerie dopo diversi anni da quello di Camerlata....

Una cosa positiva che era stata sollevata più volte dal mio gruppo nel precedente mandato, ma da fare c’è tanto altro. La prossima settimana farò un sopralluogo nei nove cimiteri e mi piacerebbe coinvolgere anche mi ha segnalato le cose. Ho tenuto i loro nominativi, ad esempio per Albate, e con loro vorrei vedere di persona i problemi. A questa parte si aggiunge quella più tecnica.

Ha già fatto dei sopralluoghi per toccare con mano le cose?

Ho visto San Francesco, la settimana prossima andrò a Villa Olmo, Broletto, Tempio Voltiano. Sto pianificando, in tre giorni non si può fare molto.

Ha citato la piscina di Muggiò che è una delle promesse fatte in campagna elettorale. A che punto siamo?

Attualmente l’amministrazione ha sposato un progetto che il nostro gruppo non condivideva. Stiamo facendo tutti gli approfondimenti tecnici, legali e di opportunità per garantire agli sportivi comaschi la soluzione più rapida per tornare in acqua. La partita è complessa, ma non ci spaventa.

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Quale crede possa essere la sfida più grande del suo mandato?

Facendo i sopralluoghi e vedendo cosa c’è in giro posso dire che c’è tanto da fare, tanta manutenzione . Esattamente quello che diceva il sindaco: se le cose le trascuri poi sistemarle diventa più oneroso.

Ha incontrato o incontrerà gli assessori che l’hanno preceduta?

Non ancora, ma ho intenzione di incontrare sia Gervasoni che Butti e fare due chiacchiere con loro. Adesso che c’è la nomina, non mancherà la mia chiamata.

Cosa farà con il suo studio professionale?

L’attività privata è finita. Da oggi dovrò fare otto ore al giorno in ufficio, calcolando poi da settembre di essere operativo al 100%. Per questioni di conflitto di interessi non potrò più esercitare a Como.

Si occupa anche di Edilizia privata...

Ho iniziato a parlare con i tecnici e gli uffici competenti e insieme seguiremo il percorso migliore sia per i software che per “impresa in un giorno”.

Non ultimo c’è il lungolago. Ha visto il progetto?

Ho appuntamento per visionarlo, anche se già è andato in gara.

Il sindaco ha detto che questa vicenda va lasciata alle spalle il prima possibile...

Quella è l’idea.

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