Deleghe importanti per l’immagine della città: per l’assessore Lombardi verde e decoro sono centrali

I nuovi assessori/7 Intervista a Matteo Lombardi, deleghe a Verde, Parchi e giardini, Ambiente, Finanziamenti pubblici e Sponsorizzazioni

Avvocato, Matteo Lombardi è alla prima candidatura con Rapinese, anche se lo conosce da tanti anni. E in giunta si occupa di Verde, Ambiente, Parchi e giardini, Finanziamenti pubblici e comunitari e Sponsorizzazioni.

L’intervista a Matteo Lombardi, insieme a quelle ad Alberto Fontana, Nicoletta Anselmi, Maurizio Ciabattoni, Enrico Colombo, Nicoletta Roperto e Michele Cappelletti, fa parte di una serie di interviste realizzate da La Provincia con i nuovi assessori della giunta Rapinese: per leggerle integralmente è necessario essere registrati. Lo si può fare velocemente e in modo gratuito cliccando qui.

Lei si è candidato per la prima volta quest’anno. Quando ha conosciuto Rapinese e cosa l’ha convinta a sposare il progetto?

Ero compagno di scuola di suo fratello Giordano e, all’epoca, ho conosciuto Alessandro, che aveva 6-7 anni meno di me. Era molto affezionato a suo fratello e mi è sempre rimasto in mente. Poi ci siamo rincontrati un annetto fa, abbiamo chiacchierato e mi ha coinvolto. Inizialmente non ero molto convinto perché non avevo mai fatto politica e per carattere sono una persona schiva, ma poi ho deciso di mettermi in gioco. E devo dire che in campagna elettorale è stato bellissimo.

È vero che ha chiesto lei di potersi occupare di verde e ambiente?

Sì è vero. Ho detto al sindaco che mi avrebbe fatto molto piacere potermene occupare.

E perché proprio queste?

Perché ho veramente a cuore il verde pubblico e la pulizia della città, sono due pallini che ho sempre avuto. Riuscire a trasformare Como nei prossimi anni in una città verde e pulita è il mio sogno.

Lei è avvocato, svolgerà il suo incarico da assessore al 100%?

Per me sarà un lavoro quotidiano, il lavoro del mio studio viene accantonato o gestito diversamente. Il mio è un impegno totale, non part time o occasionale.

Lei ha deleghe che sono importanti per l’immagine della città...

Sì e per questo spero di avere l’appoggio di tutta la struttura e della nostra lista perché sono convinto che se porteremo Como ad essere una città verde e pulita, e parlo di tutta la città, periferie comprese, gli elettori saranno soddisfatti e continueranno a premiarci. Una città verde e pulita si lega anche allo sport e porta al miglioramento complessivo della qualità della vita.

Del problema rifiuti si è molto parlato in questi primi giorni e avete messo in campo anche un piano straordinario. Lei cosa conta di poter fare da qui alla fine dell’estate?

Riuscire a garantire pulizia e decoro urbano nella città turistica: è il mio obiettivo entro la fine dell’estate. Questo non significa che dimentico le periferie, ma nei prossimi 60 giorni voglio concentrarmi sulla città turistica e poi potremo garantire un nuovo standard di pulizia a tutto il territorio comunale.

Ma è vero che lei va in giro a controllare ogni cestino e che ha anche aperto dei sacchi non a norma?

Sì e lo farò ancora. Per me fare un giro anche la sera è quasi un hobby, dopo l’aperitivo con gli amici e la cena. Controllo non per velleità da sceriffo, ma per vedere se la città sta bene.

Passiamo alla situazione del verde. Si notano un po’ di erbacce in giro...

Il precedente appaltatore del verde non opera più con il Comune e ci sono in corso delle contestazioni. Adesso c’è un appalto ponte fino al 30 settembre con la ditta che si occupa solo di irrigazione, sfalcio e mantenimento prati. Il minimo indispensabile. Tra l’altro la struttura comunale è composta solo da una persona per tutto il verde pubblico.

E da ottobre cosa cambierà?

Da ottobre avremo il nuovo global del verde dal 2022 al 2025, un progetto da 3 milioni di euro altamente migliorativo. Dico però da ora che è mia intenzione coinvolgere i volontari e le associazioni: è un mio assoluto desiderio, così come creare il regolamento del verde, che farò nel corso del mandato e potenziare le Gev. Inoltre sarà riattivata anche la consulta per l’ambiente.

Bonifica Ticosa. Cosa si fa?

Attendiamo l’esito dell’incarico professionale affidato a una società tecnica che sta analizzando tutte le alternative progettuali e che verrà consegnato entro il 30 agosto. Ci sono vari scenari e, a fronte di questa relazione, l’amministrazione assumerà decisioni. La mia opinione personale è che si possa optare per il confinamento in loco, ma prima dobbiamo vedere le carte.

Lì volete fare un parcheggio e lasciare lì il materiale in sicurezza anche secondo il sindaco è la strada da seguire.

Sì. In quell’area ci sarà sicuramente il parcheggio con le coperture fotovoltaiche, poi sarebbe bello pensare a uno spazio di verde pubblico.

Lei ha anche la delega alle Sponsorizzazioni. Conta molto sui privati?

Mi aspetto quello che mi aspetto anche dai cittadini, ovvero che collaborino con la pubblica amministrazione. Mia intenzione è fare i bandi di sponsorizzazione per aiuole, rotatorie, vasi di fiori. Ci sono tante imprese e mi aspetto disponibilità.

In passato è già successo a privati di essersi proposti e poi di finire ostaggio della burocrazia senza riuscire a fare nulla.

Confermo che spesso ci sono intoppi burocratici, sarà mio compito precipuo capire come risolverli e snellire le procedure anche a costo di cambiare certe regole.

Ultimo il tema dei finanziamenti pubblici, su tutti in Pnrr...

Siamo alla seconda tranche del Pnrr e per la parte ambientale abbiamo richiesto finanziamenti anche per i cestini intelligenti. Più in generale bisogna implementare e riorganizzare la struttura che si occupa di questo.

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